I confini dell'arte

Prima di tutto dovremmo definire i confini entro i quali definire il concetto dell’arte.
L’arte ci coinvolge in tutti gli aspetti del nostro quotidiano, vivere in uno stato dell’arte è arte?
Mi spiego, vivere nel rispetto delle regole dell’arte o nella sregolatezza della stessa.
L’arte contemporanea esempio della sregolatezza nasconde nella sue viscere migliaia di falsi artisti, un mare di inetti, che riescono a camuffarsi nel nulla del nulla.
L’arte deve seguire il suo calvario, la sua crocifissione, la sua resurrezione.
Quelli che non hanno questi trascorsi, non sono ai miei occhi artisti.
L’artista mi deve rapire, coinvolgere nel suo racconto, e tramite le sue opere piano piano devo imparare a conoscerlo, sentire quel legame empatico che mi permetta di leggere un quadro. come fosse un capitolo della sua esistenza. Una sua mostra un periodo ancora più lungo.

Credo che la cosa piu' difficile sia capire cosa l'artista ci voglia comunicare. A volte è facilmente comprensibile altre diventa quasi impossibile. Se è vero che le migliori opere nascono dalla sofferenza e dal dolore, la soggettività del dolore puo' rendere inaccessibile la comprensione.

fabduster ha scritto:Credo che la cosa piu' difficile sia capire cosa l'artista ci voglia comunicare. A volte è facilmente comprensibile altre diventa quasi impossibile. Se è vero che le migliori opere nascono dalla sofferenza e dal dolore, la soggettività del dolore puo' rendere inaccessibile la comprensione.

Perchè in fondo non dobbiamo capire nulla, ma entrare nell'opera, nei colori, nelle pennellate, nei risvolti delle pieghe, come fossimo anche noi parte integrante dell'opera.
Spesso l'arte moderna si esprime senza neppure un titolo, non serve, per l'arte astratta, e, o informare lasciamoci catturare dai colori.
Gli unici che cercano di capirla, e di raccontarcela sono i critici d'arte (ovvero gli artisti falliti come li definiva mio padre).
L'arte va gustata come una la melodia, lasciandoci rapire dall'armonia dei colori, delle luci e delle ombre, i retroscena appartengono all'artista.

Leggendo i percorsi formativi dei pittori a cavallo del secolo scorso, ma anche in tempi più recenti, Tutti hanno avuto un impatto emotivo nei loro viaggi esplorativi legati alla ricerca della luce, nel paesaggio.
Tutti, o quasi hanno prima sentito il bisogno di avvicinarsi a Parigi culla culturale tra il 1800 e il 1900, visitare in seguito il nostro Paese per studiare i grandi : da Giotto ai pittori rinascimentali, per concludere il loro percorso in quel lembo di terra dove il cielo si fonde con il mare, tra l’Italia e la Francia definita da Matisse « il Paradiso in Terra ». La Costa Azzurra.
La lista degli artista è lunga, articolata, molto interessante, con storie diverse, un unico denominatore comune la stessa empatia per quel paesaggio. Paesaggio semplice, composto di sole accecante, di verde contorto dal vento, di terra rocciosa, di cielo blu cobalto.
Paesaggio a mio modo di vedere indispensabile per cambiare la tavolozza, arricchendola di colori vivi.
Anche Vincent van Gogh, ne trasse giovamento dopo in suo trasferimento ad Arles al punto di scriverlo alla sorella: ...« La natura di questo paesaggio meridionale non può essere resa con precisione con la tavolozza di un parigino che è e rimane un maestro del grigio »…

Ciao CARAVAGGIO,quel che dici è interessantissimo,ma io come tanti ignorantelli dovrei imparare un sacco di cose ,purtroppo mi limito nel mio ad osservare affreschi,dipinti,e tutto ciò che riguarda la pittura,scultura,ecc.Credo che da questo topic aquisirò molto riguardo l'arte,ti rinnovo i miei complimentie scusa il mio fare .......da sempliciotto!

asa 56 ha scritto:.........mi limito nel mio ad osservare affreschi,dipinti,e tutto ciò che riguarda la pittura,scultura,ecc......

Guarda che è già molto, avvicinarsi all'arte non mai cosi' difficile, basta volerlo, basta dedicare un po' del nostro tempo.
L'arte ci ruota intorno, in tanti aspetti del quotidiano: l'artigianato, la cucina, i racconti, le storie, la fotografia, la pittura, la scultura, l'architettura...molti nostri pensieri sono uno stato dell'arte; le nostre vite, le nostre compagnie, i raduni, e le solitudini.
Quindi se ogni tanto ti fermi, ed entri in una galleria d'arte non serve avere un bagaglio culturale particolare, basta lasciarsi incantare dai colori, dalle sfumature, della narrazione dell'opera che vedi.
L'arte moderna e informale, lascia la libertà d'interpretazione al punto che molti artisti non danno neppure un titolo all'opera, nel "senza titolo" c'è tutto e il suo contrario, sta al fruitore goderne come preferisce....

Ehi oruam...qui non hai parlato ancora di figa...stai bene?

fabduster ha scritto:Ehi oruam...qui non hai parlato ancora di figa...stai bene?

vedrai che ce ne sara' sicuramente l'occasione.........

Ouram alla mostra!

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cosi la vedete meglio...: Gustave Courbet L'Origine del mondo, Musée d'Orsay.
Il dipinto fu eseguito per un mercante egiziano


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GRANDISSIMI JIMI E CARAV,PECCATO CHE NON ANDASSE DI MODA GLABBRA ALL'EPOCA,PAZIENZA CI RIFAREMO CON I CONTEMPORANEI.........

VISTO FAB CHE E' ARRIVATA L'OCCASIONE?.........BASTA SAPER ASPETTARE IL MOMENTO GIUSTO..........

Questa foto ce l'ho pure io, fatta di persona al muse nel 1996!

quello che ha, gli occhialini 3D????

minkione ha scritto:quello che ha, gli occhialini 3D????

vuole vederci meglio.......

minkione ha scritto:quello che ha, gli occhialini 3D????

è x la profondità

si se e' come quella di cicciolina a voglia a usare okkialini 3d.........

Non ricordo l'Autore......a..si:l'ortolano
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svitatol ha scritto:Non ricordo l'Autore......a..si:l'ortolano
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Spettacolare!

l'arcimboldo porno........

l'arciporno volevi dire!!!
questo è un pittore del ...!!!
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minkione ha scritto:l'arciporno volevi dire!!!
questo è un pittore del ...!!!
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non ci vuole un penello grande....ma un grande penello o come cazzo era......

Bisogna capire cosa vuole comunicare l'artista. Secondo me vorrebbe trombarsi la fruttivendola sotto casa sua.

e come dargli torto se merita......