I guai di Marco
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jimivive
fabduster
IL CARAVAGGIO
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Re: I guai di Marco
Non ho parole.
Magari puoi sentire un restauratore?
Magari puoi sentire un restauratore?
fabduster- Messaggi : 4022
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Re: I guai di Marco
fabduster ha scritto:Non ho parole.
Magari puoi sentire un restauratore?
si infatti ho una amica pittrice romana, chidero' aiuto a lei!
IL CARAVAGGIO- Messaggi : 262
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Re: I guai di Marco
Azz...umidità?
jimivive- Messaggi : 2539
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Re: I guai di Marco
..Li meco...mplimenti!
jimivive- Messaggi : 2539
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Re: I guai di Marco
M. leggere la biografia di tuo padre mi ha emozionato.
PORCINO 74- Messaggi : 896
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Re: I guai di Marco
grazie amici, a breve postero' un commento personale su mio padre...raccolgo le ideee, a presto
IL CARAVAGGIO- Messaggi : 262
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Re: I guai di Marco
Sarà un piacere leggerlo!
Grazie!
Grazie!
br1tag- Messaggi : 246
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Re: I guai di Marco
Di Artisti….ne ho conosciuti molti, di ognuno di loro un ricordo, uno in particolare lo frequentai fino alla fine, era mio padre.
Sul piano umano e affettivo, esternava i suoi sentimenti con la grazia di un elefante in un negozio di Murano, non credo sia mai stato capace di dire « ti voglio bene ». Ma di questo non gliene ho mai voluto più di tanto.
Sul piano dell’artista, nella sua mente non c’era spazio per nul’altro che non fosse il colore, la natura, il paesaggio.
Dipingeva quello che vedeva con gli occhi dell’anima, senza troppo curarsi del mondo che lo circondava, senza avere mai dato all’aspetto materiale ed economico della sua arte il giusto valore.
Durante alcune mostre di pittura era capace di svendere un quadro ad un prezzo simbolico, se si accorgeva che una giovane coppia avrebbe voluto comperarlo ma non poteva permetterselo,
Ha comunque vissuto nel migliore dei modi, facendo sempre quello che voleva, come voleva, quando voleva. A volte entrava in crisi d’ispirazione , probabile scusa per evadere e viaggiare, se il periodo era compatibile con i miei impegni scolastici mi portava con lui. Viaggiare con lui è stato uno dei momenti più eccitanti della mia adolescenza, liberta assoluta, senza freni, ai confini del nomadismo.
Non ricordo si fosse mai proclamato Artista, non era necessario, lo era nell’animo , nei modi, nel portamento, nelle frequentazioni, nel mordace carattere.
Oggi, dire che mi manca puo’ apparire ; patetico, e retorico, in verità non è la figura del padre a mancarmi, della sua assenza perenne me ne ero fatto una ragione, no, non è il padre a mancarmi, ma la figura dell’artista.
Ho sempre rimproverato in lui una certa assenza famigliare, dovuta al suo essere artista, oggi mi rendo conto che questa sua unicità irripetibile facevano la differenza.
Vorrei ripercorrere con lui i sentieri battuti nei luoghi d’arte a lui cari, che mi fece visitare, lo farei con spirito diverso, da adulto,potrei ascoltarlo con un senso critico diverso più completo.
In questi giorni dopo l’incidente dei quadri danneggiati, ho finalmente messo ordine nei quadri che mi sono rimasti di lui, è stato un lungo viaggio, ho preso in mano ogni singolo quadro per osservarlo fotografarlo catalogarlo e impacchettarlo con cura.
Questo lavoro mi ha impegnato molto, ma mi ha fatto riflettere sulla grande fortuna che hanno gli artisti, attraverso le loro opere raggiungono l’immortalita.
Un caro saluto amici miei
Sul piano umano e affettivo, esternava i suoi sentimenti con la grazia di un elefante in un negozio di Murano, non credo sia mai stato capace di dire « ti voglio bene ». Ma di questo non gliene ho mai voluto più di tanto.
Sul piano dell’artista, nella sua mente non c’era spazio per nul’altro che non fosse il colore, la natura, il paesaggio.
Dipingeva quello che vedeva con gli occhi dell’anima, senza troppo curarsi del mondo che lo circondava, senza avere mai dato all’aspetto materiale ed economico della sua arte il giusto valore.
Durante alcune mostre di pittura era capace di svendere un quadro ad un prezzo simbolico, se si accorgeva che una giovane coppia avrebbe voluto comperarlo ma non poteva permetterselo,
Ha comunque vissuto nel migliore dei modi, facendo sempre quello che voleva, come voleva, quando voleva. A volte entrava in crisi d’ispirazione , probabile scusa per evadere e viaggiare, se il periodo era compatibile con i miei impegni scolastici mi portava con lui. Viaggiare con lui è stato uno dei momenti più eccitanti della mia adolescenza, liberta assoluta, senza freni, ai confini del nomadismo.
Non ricordo si fosse mai proclamato Artista, non era necessario, lo era nell’animo , nei modi, nel portamento, nelle frequentazioni, nel mordace carattere.
Oggi, dire che mi manca puo’ apparire ; patetico, e retorico, in verità non è la figura del padre a mancarmi, della sua assenza perenne me ne ero fatto una ragione, no, non è il padre a mancarmi, ma la figura dell’artista.
Ho sempre rimproverato in lui una certa assenza famigliare, dovuta al suo essere artista, oggi mi rendo conto che questa sua unicità irripetibile facevano la differenza.
Vorrei ripercorrere con lui i sentieri battuti nei luoghi d’arte a lui cari, che mi fece visitare, lo farei con spirito diverso, da adulto,potrei ascoltarlo con un senso critico diverso più completo.
In questi giorni dopo l’incidente dei quadri danneggiati, ho finalmente messo ordine nei quadri che mi sono rimasti di lui, è stato un lungo viaggio, ho preso in mano ogni singolo quadro per osservarlo fotografarlo catalogarlo e impacchettarlo con cura.
Questo lavoro mi ha impegnato molto, ma mi ha fatto riflettere sulla grande fortuna che hanno gli artisti, attraverso le loro opere raggiungono l’immortalita.
Un caro saluto amici miei
IL CARAVAGGIO- Messaggi : 262
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Re: I guai di Marco
Racconto intimo e come tutti i racconti intimi non si possono commentare.
Quante cose che ci sembravano fuori posto, con la maturità le vediamo con occhi diversi. Nella memoria restano imprigionati fotogrammi, immagini, odori, colori e sensazioni. A quelle cose ci si rivolge per ritrovare un po' della nostra essenza. A quelle cose si attinge per ricordare il tempo che sembrava astratto, da bambini, e che invece è impietosamente reale.
Mi ha colpito dove dici che se vedeva qualcuno interessato ma che non aveva possibilità economiche, gli regalava il quadro.
Ecco l'artista, non dalle sue opere ma da questi particolari lo si riconosce.
Quante cose che ci sembravano fuori posto, con la maturità le vediamo con occhi diversi. Nella memoria restano imprigionati fotogrammi, immagini, odori, colori e sensazioni. A quelle cose ci si rivolge per ritrovare un po' della nostra essenza. A quelle cose si attinge per ricordare il tempo che sembrava astratto, da bambini, e che invece è impietosamente reale.
Mi ha colpito dove dici che se vedeva qualcuno interessato ma che non aveva possibilità economiche, gli regalava il quadro.
Ecco l'artista, non dalle sue opere ma da questi particolari lo si riconosce.
fabduster- Messaggi : 4022
Data d'iscrizione : 16.07.12
Età : 63
Località : Como
Re: I guai di Marco
Hai fatto il ritratto di un VERO artista ed il velo di rimpianto che hai messo può farlo solo chi è figlio e che lo ha conosciuto sotto tutti gli aspetti del vivere.
claudio44- Messaggi : 721
Data d'iscrizione : 17.07.12
Re: I guai di Marco
Amici, a volte vorrei anche sono per un giorno rivivere quei tempi spensierati. Vi sono fotogrammi sfumati nella mente, che oggi vorrei sviluppare per meglio comprendere.
Ma fa parte del nostro essere, rimpiangere il passato, e sperare nel futuro, non essere capaci di vivere il nostro presente con la consapevolezza, che ogni giorno è importante, che ogni giorno è una meraviglia.....
Troppo spesso ho vissuto nella proiezione del futuro, dei programmi, dei progetti. Oggi ho ridimensionato tutto questo, e cerco di vivere giorno per giorno godendo della vita al meglio.
un saluto cari amici
Ma fa parte del nostro essere, rimpiangere il passato, e sperare nel futuro, non essere capaci di vivere il nostro presente con la consapevolezza, che ogni giorno è importante, che ogni giorno è una meraviglia.....
Troppo spesso ho vissuto nella proiezione del futuro, dei programmi, dei progetti. Oggi ho ridimensionato tutto questo, e cerco di vivere giorno per giorno godendo della vita al meglio.
un saluto cari amici
IL CARAVAGGIO- Messaggi : 262
Data d'iscrizione : 16.07.12
Re: I guai di Marco
Gab mi ero perso questa delizia, ho recuperato ora...
La sensibilità di chi sa cogliere certe sfumature, certe passioni, le "piccole cose", non ha prezzo.
La sensibilità di chi sa cogliere certe sfumature, certe passioni, le "piccole cose", non ha prezzo.
master72- Messaggi : 406
Data d'iscrizione : 29.07.12
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Località : Parma
Re: I guai di Marco
Accidenti..sai che un pò mi sono rivisto nel tuo scritto?
ho avuto anche io un padre dedito all"arte (teatro).
Era figlio di attori, e fondò anche una filodrammatica vicino a Milano.
Stava poco a casa, ma quando c"era illuminava le nostre vite!
Materialmente mi è rimasto poco di lui (delle foto di scena,delle locandine, dei filmati vhs, e un film girato una ventina di anni fa x la tv svizzera), ma è, e rimarrà, il mio faro!
ho avuto anche io un padre dedito all"arte (teatro).
Era figlio di attori, e fondò anche una filodrammatica vicino a Milano.
Stava poco a casa, ma quando c"era illuminava le nostre vite!
Materialmente mi è rimasto poco di lui (delle foto di scena,delle locandine, dei filmati vhs, e un film girato una ventina di anni fa x la tv svizzera), ma è, e rimarrà, il mio faro!
jimivive- Messaggi : 2539
Data d'iscrizione : 16.07.12
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Località : como
Re: I guai di Marco
IL CARAVAGGIO ha scritto:Di Artisti….ne ho conosciuti molti, di ognuno di loro un ricordo, uno in particolare lo frequentai fino alla fine, era mio padre.
Sul piano umano e affettivo, esternava i suoi sentimenti con la grazia di un elefante in un negozio di Murano, non credo sia mai stato capace di dire « ti voglio bene ». Ma di questo non gliene ho mai voluto più di tanto.
Sul piano dell’artista, nella sua mente non c’era spazio per nul’altro che non fosse il colore, la natura, il paesaggio.
Dipingeva quello che vedeva con gli occhi dell’anima, senza troppo curarsi del mondo che lo circondava, senza avere mai dato all’aspetto materiale ed economico della sua arte il giusto valore.
Durante alcune mostre di pittura era capace di svendere un quadro ad un prezzo simbolico, se si accorgeva che una giovane coppia avrebbe voluto comperarlo ma non poteva permetterselo,
Ha comunque vissuto nel migliore dei modi, facendo sempre quello che voleva, come voleva, quando voleva. A volte entrava in crisi d’ispirazione , probabile scusa per evadere e viaggiare, se il periodo era compatibile con i miei impegni scolastici mi portava con lui. Viaggiare con lui è stato uno dei momenti più eccitanti della mia adolescenza, liberta assoluta, senza freni, ai confini del nomadismo.
Non ricordo si fosse mai proclamato Artista, non era necessario, lo era nell’animo , nei modi, nel portamento, nelle frequentazioni, nel mordace carattere.
Oggi, dire che mi manca puo’ apparire ; patetico, e retorico, in verità non è la figura del padre a mancarmi, della sua assenza perenne me ne ero fatto una ragione, no, non è il padre a mancarmi, ma la figura dell’artista.
Ho sempre rimproverato in lui una certa assenza famigliare, dovuta al suo essere artista, oggi mi rendo conto che questa sua unicità irripetibile facevano la differenza.
Vorrei ripercorrere con lui i sentieri battuti nei luoghi d’arte a lui cari, che mi fece visitare, lo farei con spirito diverso, da adulto,potrei ascoltarlo con un senso critico diverso più completo.
In questi giorni dopo l’incidente dei quadri danneggiati, ho finalmente messo ordine nei quadri che mi sono rimasti di lui, è stato un lungo viaggio, ho preso in mano ogni singolo quadro per osservarlo fotografarlo catalogarlo e impacchettarlo con cura.
Questo lavoro mi ha impegnato molto, ma mi ha fatto riflettere sulla grande fortuna che hanno gli artisti, attraverso le loro opere raggiungono l’immortalita.
Un caro saluto amici miei
Questo è il ritratto più bello che tuo padre è riuscito a fare, un dipinto indelebile fatto di emozioni irripetibili, unico, come tutti i capolavori.
PORCINO 74- Messaggi : 896
Data d'iscrizione : 16.07.12
Età : 50
Località : Notaresco
Re: I guai di Marco
jimivive ha scritto:Accidenti..sai che un pò mi sono rivisto nel tuo scritto?
ho avuto anche io un padre dedito all"arte (teatro).
Era figlio di attori, e fondò anche una filodrammatica vicino a Milano.
Stava poco a casa, ma quando c"era illuminava le nostre vite!
Materialmente mi è rimasto poco di lui (delle foto di scena,delle locandine, dei filmati vhs, e un film girato una ventina di anni fa x la tv svizzera), ma è, e rimarrà, il mio faro!
Questa di jimi è un 'altra storia che sarebbe interessante approfondire.
fabduster- Messaggi : 4022
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Re: I guai di Marco
So che c'entra poco con l'argomento ma visto che si parla dei propri padri, il mio è stato pluri-campione italiano di canottaggio. Ha vinto 125 gare (2 di coppia, 4 di punta e nell'otto). A casa ho tante foto a riguardo. Nel 1960 o nel 1964, non ricordo bene, doveva partecipare alle Olimpiadi ma all'ultimo gli venne preferito un altro vogatore che fece una falsa partenza e venne squalificato.
Ultima modifica di fabduster il Ven 03 Ago 2012, 08:47 - modificato 2 volte.
fabduster- Messaggi : 4022
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Re: I guai di Marco
Al contrario Fabrizio, sarebbe interessante per tutti noi conoscere le storie dei nostri padri, e parlarne liberamente....
Credo, che l'artista non sia solo colui che produce opere tangibili, come i pittori, gli scultori, attori di cinema e teatro, cantanti, o architetti, ma anche coloro che nella vita di tutti i giorni, con il loro comportamento, il loro saper fare, realizzano con passione i propri sogni....in ogni campo
Credo, che l'artista non sia solo colui che produce opere tangibili, come i pittori, gli scultori, attori di cinema e teatro, cantanti, o architetti, ma anche coloro che nella vita di tutti i giorni, con il loro comportamento, il loro saper fare, realizzano con passione i propri sogni....in ogni campo
IL CARAVAGGIO- Messaggi : 262
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Re: I guai di Marco
Sono d'accordo...ogni storia varrebbe la pena di essere scritta e letta!
jimivive- Messaggi : 2539
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Re: I guai di Marco
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] Bellissime storie, ecco la mia:
Mio padre era una persona molto dedita alla famiglia, nel tempo libero partivamo tutti e quattro
per andare in montagna, al mare o a pescare, sempre insieme.
La sua professione lo costringeva a stare in camicia e cravatta, quelli li chiamava
"i suoi abiti da lavoro".
La sua passione era stare in mezzo alla natura, già allora andavamo in ferie in campeggio,
parlo di fine anni '60 e dei primi anni '70, quando i campeggi non erano molto attrezzati.
Abbiamo girato in questo modo tutta l'Italia, mi ricordo di campeggi che erano poco più che boschetti
con qualche latrina e neanche l'allaccio della corrente elettrica, era una vita un po' selvaggia.
Non ricordo di averlo mai visto litigare o discutere con qualcuno, aveva amici tra i numeri uno e
tra gli ultimi, era perfettemente a suo agio con tutti, ma era in famiglia che preferiva stare.
Amava le montagne, gli piaceva la sua terra così come amava il sud d'Italia.
Amava anche la musica, aveva una collana di classica, ne ascoltava uno al giorno. Il primo disco jazz che ho sentito era suo: una raccolta con Dizzy Gillespie e Charlie Parker.
Quando avevo 15 anni si ammalò e lì finì tutto, poi dopo due anni ci lasciò, aveva 44 anni.
Mi dispiace di non averlo potuto frequentare e conoscere di più.
Il suo sogno era di formare una famiglia felice, non ha avuto il tempo di finire la sua OPERA D'ARTE,
ma ci ha trasmesso l'amore per la montagna, e il rispetto per la natura.
Mio padre era una persona molto dedita alla famiglia, nel tempo libero partivamo tutti e quattro
per andare in montagna, al mare o a pescare, sempre insieme.
La sua professione lo costringeva a stare in camicia e cravatta, quelli li chiamava
"i suoi abiti da lavoro".
La sua passione era stare in mezzo alla natura, già allora andavamo in ferie in campeggio,
parlo di fine anni '60 e dei primi anni '70, quando i campeggi non erano molto attrezzati.
Abbiamo girato in questo modo tutta l'Italia, mi ricordo di campeggi che erano poco più che boschetti
con qualche latrina e neanche l'allaccio della corrente elettrica, era una vita un po' selvaggia.
Non ricordo di averlo mai visto litigare o discutere con qualcuno, aveva amici tra i numeri uno e
tra gli ultimi, era perfettemente a suo agio con tutti, ma era in famiglia che preferiva stare.
Amava le montagne, gli piaceva la sua terra così come amava il sud d'Italia.
Amava anche la musica, aveva una collana di classica, ne ascoltava uno al giorno. Il primo disco jazz che ho sentito era suo: una raccolta con Dizzy Gillespie e Charlie Parker.
Quando avevo 15 anni si ammalò e lì finì tutto, poi dopo due anni ci lasciò, aveva 44 anni.
Mi dispiace di non averlo potuto frequentare e conoscere di più.
Il suo sogno era di formare una famiglia felice, non ha avuto il tempo di finire la sua OPERA D'ARTE,
ma ci ha trasmesso l'amore per la montagna, e il rispetto per la natura.
br1tag- Messaggi : 246
Data d'iscrizione : 16.07.12
Età : 67
Località : Cremona
Re: I guai di Marco
Sai Bruno siamo coevi, anch'io ho 55 anni, sono del '57.
Quindi la nostra adolescenza l'abbiano passata in uno dei periodo a mio avviso più intenso.
Tuo padre vi ha lasciato molto presto, posso immaginare il dolore, e la ferita che questo può aver provocato in un adolescente.
Credo tuttavia, che la sua opera d'arte anche se solo iniziata tu l'hai finita, ho sempre letto in te una persona compiuta e matura, aperta al mondo e alle relazioni umane, questo credo sia il merito di una persona sana come quella di tuo padre.
Con simpatia marco
Quindi la nostra adolescenza l'abbiano passata in uno dei periodo a mio avviso più intenso.
Tuo padre vi ha lasciato molto presto, posso immaginare il dolore, e la ferita che questo può aver provocato in un adolescente.
Credo tuttavia, che la sua opera d'arte anche se solo iniziata tu l'hai finita, ho sempre letto in te una persona compiuta e matura, aperta al mondo e alle relazioni umane, questo credo sia il merito di una persona sana come quella di tuo padre.
Con simpatia marco
IL CARAVAGGIO- Messaggi : 262
Data d'iscrizione : 16.07.12
Re: I guai di Marco
Hai dato vita ad un bel topic, Marco, hai creato l'occasione per svelare una parte nascosta di noi.
Il ricordo che hai postato di tuo papà è profondo e delicato.
Ti ringrazio per le belle parole e ti auguro davvero di risolvere problema delle OPERE (notevoli!) rovinate.
Chissà che non sia l'occasione per prenderle in mano un'altra volta e fare ancora un viaggio con papà attraverso la sua arte.
ciaooo bruno.
Il ricordo che hai postato di tuo papà è profondo e delicato.
Ti ringrazio per le belle parole e ti auguro davvero di risolvere problema delle OPERE (notevoli!) rovinate.
Chissà che non sia l'occasione per prenderle in mano un'altra volta e fare ancora un viaggio con papà attraverso la sua arte.
ciaooo bruno.
br1tag- Messaggi : 246
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Età : 67
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